L’arpa, scopriamo quante corde ha e i tipi

2021-12-22 06:19:02 By : Ms. Sunny Deng

Se sei interessato a questo particolare strumento musicale, definito da molti come lo strumenti degli angeli, non potrai fare a meno di leggere questo articolo, nel quale parleremo dei vari tipi di arpa e delle caratteristiche principali delle sue corde.

L’arpa è uno strumento musicale a corda che da secoli e secoli allieta il pubblico che decide di dedicarsi all’ascolto delle sue note. I meno esperti forse non sanno che però esistono moto tipi di arpa, che mostrano delle caratteristiche diverse e particolari. Analizziamo ora i cinque modelli di arpa più diffusi al mondo.

Si tratta di un modello molto compatto e molto più piccolo rispetto alla versione tradizionale che tutti conosciamo. In questo caso non sono presenti i pedali, ma delle piccole levette collegate ad ogni corda. Quest’arpa nacque prima in Scozia e poi si diffuse molto in Irlanda.

L’arpa in questione è quella diffusa nelle orchestre sinfoniche ed è composta da ben 7 pedali e 47 corde. Questo tipo di arpa, nella maggior parte dei casi, è realizzata con legno di mogano, ebano, noce o acero. Sono presenti inoltre delle piccole rifiniture e dettagli che nella maggior parte dei casi sono realizzati in madre perla o in foglia d’oro.

Questa versione possiede due o tre file di corde, grazie alle quali possono essere raggiunti facilmente diversi semitoni. Ãˆ ampiamente utilizzata per la riproduzione di musica e brani molto antichi e che richiedono un trattamento ed un’esecuzione piuttosto particolare.

L’arpa sudamericana fa uso di legno tropicali e dispone di un unico accordo. In alcuni casi essa deve essere suonata con le unghie, come nel caso dell’arpa del Paraguay.

L’ultimo modello che andremo a citare e a descrivere è l’arpa rinascimentale o gotica, che è composta da una sola fila di corde che non prevedono di modificare la tonalità in quanto non sono presenti leve o comandi di alcun genere.

Le corde dell’arpa da concerto sono 47 e nella maggior parte dei casi esse sono tese e disposte sotto alla cassa di risonanza e alla mensola, due parti dell’arpa molto importanti e fondamentali per il suo funzionamento.

Le corde devono essere pizzicate dai polpastrelli delle dita per far sì che siano in grado di produrre il suono che tutti noi amiamo sentire.

Le corde definite gravi presentano un filo di acciaio molto sottile rivestito da seta e ricoperto di ottone, mentre le corde medie o acute sono realizzate con la minugia, ovvero un particolare budello di animale.

I colori delle corde variano in modo che esse siano facilmente riconoscibili ed individuabili, soprattutto quelle legate alle note Do e Fa, rispettivamente colorate in rosso e in nero.

Dalle corde dipendono inoltre due effetti che donano delle caratteristiche sonore molto particolari: il glissato, quando si strisciano tutte e due le mani sulle corde, e l’arpeggio che prevede il passaggio graduale da un suono grave ad uno acuto.

Ecco come sfiorando delle piccole parti molto semplici nella loro singolarità si ottiene un risultato molto fine ed elegante, in grado di incantare e conquistare ogni spettatore.

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