Gru a torre, gru a cavalletto e gru derrick: differenze e campi di applicazione - TCE Magazine

2022-10-10 19:14:58 By : Ms. Bella wu

Gru a torre, gru a cavalletto e gru derrick appartengono alla categoria degli apparecchi di sollevamento materiali di tipo trasferibile.

Sono evidentemente macchine diverse, che servono a scopi diversi, tutte e 3 però devono essere sottoposte a verifiche periodiche, volte a valutarne lo stato di conservazione e di efficienza, ai fini della sicurezza.

L’Inail, ente preposto alla gestione della prima di tali verifiche, pubblica delle guide che descrivono le macchine e i controlli che devono essere effettuati.

Per capire le peculiarità di queste 3 tipologie differenti di gru, ci rifacciamo a una di queste guide, pubblicata nel 2020:

Partiamo dalla definizione di gru a torre data dalla norma di tipo C specifica per questa tipologia di macchine, la EN 14439:

La prima verifica periodica della gru a torre riguarda l’attrezzatura nel suo complesso. Si effettua con la compilazione di una scheda tecnica che sarà poi di riferimento per le verifiche periodiche successive. Per la compilazione della scheda tecnica è necessario quindi avere a disposizione le istruzioni (in lingua italiana) fornite dal fabbricante. Se non disponibili potranno essere posticipati i tempi per la compilazione, previo rilascio di verbale di sopralluogo a vuoto. Una volta recuperate le istruzioni dell’attrezzatura, il datore di lavoro dovrà procedere con una nuova richiesta di prima verifica periodica.

La gru a torre è composta da:

Può essere fissa, oppure può transitare su un binario.

La gru a torre può compiere i seguenti movimenti:

Rotazione (sinistra-destra) Distribuzione (avanti-indietro) Sollevamento (salita e discesa) Eventuale traslazione su binario

Le gru a torre vengono comandate a distanza tramite radiocomandi, o per mezzo di un gruista in cabina.

Il d.m. 11 aprile tra gli apparecchi di sollevamento di tipo trasferibile individua, oltre le gru a torre, le gru a cavalletto per edilizia: paranchi installati generalmente su di un ponteggio, in un edificio o in una costruzione mediante strutture di supporto di tipo a cavalletto o a colonna con braccio fisso o girevole.

Rientrano nel novero degli apparecchi di sollevamento di tipo trasferibile tutte le tipologie di paranco con portata superiore a 200 kg, non azionati a mano, essendo definiti come macchine per il sollevamento e l’abbassamento di carichi sospesi su distanze predeterminate, con o senza carrelli, che utilizzano mezzi di sollevamento diversi [rif. EN 14492: -2:2006+A1:2009].

La scheda tecnica relativa agli apparecchi di sollevamento di tipo trasferibile allegata al d.m. 11 aprile 2011 prevede, oltre le gru a torre, esclusivamente le gru a cavalletto per edilizia.

Tuttavia la scheda deve ritenersi valida anche per i paranchi con portata superiore a 200 kg, laddove trattasi di apparecchi di tipo trasferibile. La prima verifica periodica riguarda l’attrezzatura nel suo complesso e prevede anche la redazione di una scheda tecnica, che costituisca un riferimento per le verifiche periodiche successive.

La compilazione della scheda tecnica, infatti, è funzionale a consentire l’identificazione dell’attrezzatura nel corso delle verifiche periodiche (sia nella prima che nelle successive); prevede il recupero di tutte le informazioni necessarie ad individuare l’attrezzatura, reperibili dalla documentazione a corredo della stessa.

Trovano la loro principale applicazione nella movimentazione di carichi nei capannoni industriali di grandi dimensioni ed in aree aperte. Si compone di travi in lamiera elettrosaldata, collegate tra loro dalle gambe di sostegno, a loro volta fissate alle testate di scorrimento. La traslazione del ponte viene effettuata tramite due motoriduttori sincronizzati, regolati da un variatore di frequenza che regola la velocità. I carriponte possono scorrere anche su appositi binari di scorrimento installati su travi di appoggio prefabbricate in cemento armato.

Le gru derrick sono gru a braccio orientabile il cui braccio ausiliario è fissato alla parte inferiore del puntone che è munito di appoggi in alto e in basso [UNI ISO 4306-1:2010]. Questa tipologia di attrezzatura, di limitata diffusione, è impiegata principalmente per il sollevamento di grandi masse di calcestruzzo o materiale lapideo (per esempio nelle dighe o nelle cave) o per il montaggio di strutture metalliche a grande altezza. Per le gru derrick non è edita alcuna norma di tipo C specifica per la tipologia di macchina.

Queste gru sono composte da un braccio rigido infulcrato alla base, provvisto di un sistema di funi e carrucole alla sua sommità. Il braccio può essere orientato in qualunque direzione per mezzo di cavi o stralli. Nelle costruzioni più moderne è presente una seconda trave fissa che sorregge il boma.

La caratteristica principale che distingue i derrick da altri tipi di gru è di non essere sottoposti a sollecitazioni flessionali, ma soltanto di compressione[11], il che li rende idonei ad applicazioni eccezionalmente gravose. I derrick sono infatti particolarmente utilizzati nell’industria mineraria e nei trasporti marittimi grazie alla loro straordinaria potenza di sollevamento, molto meno nel settore edile dove sovente gli vengono preferiti sistemi più agili e versatili, come le gru telescopiche o a torre.

Come tutte le gru i derrick possono essere fissi o semoventi.

Curiosità: pare che questa gru debba il suo nome alla sua presunta somiglianza con un tipo di forca utilizzata in epoca elisabettiana dal boia inglese Thomas Derrick.

Queste gru sono generalmente composte da:

La scheda tecnica relativa agli apparecchi di sollevamento di tipo trasferibile allegata al d.m. 11 aprile 2011 prevede, oltre le gru a torre, esclusivamente le gru a cavalletto per edilizia.

Tuttavia deve ritenersi valida anche per le gru derrick, laddove non destinate dal fabbricante a lavorare in postazione fissa. La prima verifica periodica riguarda l’attrezzatura nel suo complesso e prevede la redazione di una scheda tecnica dell’attrezzatura, che costituisca un riferimento per le verifiche periodiche successive.

Le guide INAIL dedicate agli apparecchi di sollevamento pubblicate nel 2020