Le notti di Firenze Rocks: Green Day, Red Hot Chili Peppers, Muse, Metallica - la Repubblica

2022-09-11 22:25:40 By : Ms. ivy wang

Da giovedì 16 a domenica 19 giugno i maxi concerti. Al Visarno attesi più di 180 mila spettatori. L’invito di Schmidt: “Venite anche agli Uffizi”

Dopo due anni di silenzio imposto dal Covid, torna Firenze Rocks, al Visarno. Dal 16 a domenica 19 giugno, con supernomi come Green Day, Red Hot Chili Peppers, Muse, Metallica. Ma un’edizione messa in stand by così a lungo (il cast è quello del 2020 ad esclusione dei Muse, che sostituiscono i Guns’n’roses) ha inevitabilmente un peso sull’atteso ritorno: «Firenze Rocks è una macchina molto complessa - spiega Alessandro Bellucci delle Nozze di Figaro, il promoter fiorentino che organizza l’evento con la multinazionale dei concerti Live Nation - prima della pandemia era oliatissimo, finiva un’edizione e subito si pensava a quella successiva. Questo lungo stacco ha comportato una maggiore difficoltà di interazione fra tutte le componenti che fanno di Firenze Rocks il festival più importante d’Italia e uno dei maggiori d’Europa. Ce l’abbiamo messa tutta perché il pubblico risulti contento non solo dal punto di vista musicale ma anche allestitivo, ma la kermesse ancora non ha preso il via e siamo già più stanchi delle scorse edizioni». Non sarà come iniziare da capo «perché esiste una memoria per così dire muscolare. Ricordo però che una volta Mauro Pagani mi disse che tutti i giorni doveva esercitarsi al violino; se non lo faceva per un giorno, non se ne accorgeva nessuno, per due se ne rendeva conto lui, al terzo giorno il mancato studio rischiava di essere evidente a tutti. Organizzare un festival è molto simile».

Dal punto di vista dei contenuti, della struttura, della filosofia alla base dell’evento la pandemia ha portato a pochi ripensamenti, «l’esigenza di cambiare è sempre stata nel Dna di Firenze Rocks perché i festival devono misurarsi di default con il nuovo. Stiamo parlando non di un concerto, ma di un’esperienza che va al di là della musica, e che si appoggia dunque a qualcosa di atavico, di storico ma deve sempre guardare all’ulteriore. Il problema è che le nuove idee spesso cozzano con la burocrazia: avevamo pensato ad un temporary hotel per chi segue tutto il festival, ma ci è stato negato; volevamo utilizzare altri spazi delle Cascine ma è stato impossibile. Ora pensiamo di allargarci a nuove zone del Visarno, proprio per offrire al pubblico suggestioni sempre diverse».

Rispetto alle prevendite, i due anni di zero live hanno portato a una flessione nazionale delle presenze di pubblico nei concerti rinviati che in certi casi ha raggiunto il 20 per cento. Per Ultimo, ad esempio, sui social sono tornati a circolare tantissimi biglietti acquistati tre anni fa da chi allora era adolescente, e oggi ascolta altra musica. Firenze Rocks? «Il nostro pubblico non è così generazionale - spiega Bellucci - anzi, stiamo registrando uno sbigliettamento quotidiano elevatissimo in questi giorni per i concerti che non sono esauriti, molto più alto rispetto alle edizioni prima del Covid nello stesso periodo». Questo significa che l’esito felice di eventi con folle da record come Vasco Rossi stanno facendo acquistare una rinnovata fiducia anche al pubblico che temeva le folle come occasioni, ad esempio, di contagio? «Quelle esperienze - risponde Bellucci - sono valse il 100 per cento in questo senso. Io avevo la sensazione terribile che alcuni aspetti della vita sociale, in particolare la musica dal vivo, potessero soffrire della mancanza d’abitudine della gente, e di una paura pericolosissima. Ma vedo segnali incoraggianti».

Ieri intanto il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ha diffuso un video in cui invita il pubblico di Firenze Rocks a visitare la galleria. Ci sono già indizi dei flussi turistici legati al festival? «Gli albergatori ci hanno detto che non ci sono hotel e appartamenti liberi non solo a Firenze ma anche a Prato a Pistoia. Le prevendite annunciano quella alle porte come l’edizione più affollata di Firenze rocks, si stimano più di 180 mila persone in tutto, e questo ci fa ben sperare: ci auguriamo che l’indagine che ogni anno la Camera di Commercio conduce sulla ricaduta economica confermi e magari incrementi le già potentissime cifre delle scorse edizioni».